Quasi 500 milioni in 5 anni, la raccolta cresce e tante donazioni anche in lockdown.
A poco più di 5 anni dal varo della legge, cresce il successo di Art Bonus, la legge varata nel 2014 che permette ai privati di investire sul patrimonio pubblico ricevendo in cambio dallo Stato uno sgravio fiscale del 65%. E i mecenati italiani non sono stati fermati neppure dal Covid, tanto che sale la pressione sul ministero dei Beni culturali e sul governo perché venga allargata ancora la platea dei beni e delle attività culturali che possono usufruire delle erogazioni liberali. "Abbiamo avuto donazioni per decine di milioni anche durante i mesi bui del lockdown, in totale quasi 70 milioni di euro nel corso del 2020", rivela Carolina Botti di Ales, direttore, responsabile di Art Bonus nei rapporti con il Mibact, ospite di ANSA INCONTRA insieme con Lorenzo Casini, capo di gabinetto del Mibact, Mario De Simoni, presidente e Ad di Ales e Antonio Alunni, Ceo di Fucine Umbre e presidente del gruppo tecnico cultura di Confindustria.